Cenni storici su Calalzo di Cadore
Ultima modifica 16 novembre 2023
Calalzo di Cadore è un comune situato a 806 m di altitudine, poco dopo Pieve di Cadore, sulla sponda destra del Lago di Centro Cadore.
Circondato da alcune imponenti vette dolomitiche, come il gruppo montuoso delle Marmarole e il Monte Antelao, l’abitato di Calalzo è frequentato da turisti sia in estate che in inverno.
Presumibilmente si tratta dell’insediamento più antico della zona, abitato già durante l’epoca romana: risale infatti a circa 2500 anni fa un piccolo santuario di epoca romana o pre romana dedicato ad una divinità sanante in località Làgole, ove si trovano alcune sorgenti di acqua termale che confluiscono nei bei laghetti “de le Tose”.
Come altre località circostanti, Calalzo fu ripetutamente colpito da incendi e subì numerosi rifabbrichi che sostituirono le tradizionali case in legno in strutture in pietra, più sicure. Solo nella località di Rizzios si possono ancora trovare le tipiche costruzioni in legno, i tabià, e una piacevole passeggiata tra le vie della borgata permette di riviverne la storia e osservare il bel panorama sulle Dolomiti.
Calalzo è un’importante fulcro dell’industria dell’occhiale: qui venne costruito il primo opificio (nel 1878) funzionante grazie ad un mulino ad acqua per la produzione dell’energia.
Meritano una visita alcune strutture sacre, come la Chiesa parrocchiale dedicata a S. Biagio Vescovo, all’interno della quale sono conservati alcuni dipinti di Orazio Vecellio, figlio dell’illustre pittore Tiziano, ma anche la piccola Chiesa di S. Anna a Rizzios, ove si trovano invece opere dell’artista Gregorio Lazzarini.
Immerso in una verde conca, Calalzo è meta ideale per chi ama le escursioni: la Val d’Oten, suggestiva vallata che si sviluppa tra il Monte Antelao e il Gruppo delle Marmarole, si presta a piacevoli passeggiate ed escursioni più difficoltose tra la ricca vegetazione. Molto bella la cascata delle Pile, raggiungibile percorrendo un canalone scolpito dall’acqua.
Calalzo è, infine, anche il punto di partenza o arrivo della Ciclabile delle Dolomiti che lo collega a Lienz (in Austria) passando per Cortina d’Ampezzo e Dobbiaco attraverso il tracciato della vecchia ferrovia, uno splendido itinerario adatto anche ai più piccoli.